This changes everything di Avi Lewis

Una rivoluzione ci salverà di Naomi Klein

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  1. Hariri
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    Ciao a tutti, volgio parlarvi di un film documentario del 2015 del documentarista canadese Avi Lewis intitolato This changes everything. Il documentario è ispirato al libro della giornalista canadese Naomi Klein, sua moglie, intitolato This Changes Everything: Capitalism vs. the Climate, pubblicato in Italia da Rizzoli nel 2015 col titolo Una rivoluzione ci salverà. Perché il capitalismo non è sostenibile. Il film è in lingua inglese e sono disponibili i sottotitoli in inglese. Potete acquistarlo in DVD e Bluray-disk (disponibili da gennaio 2016 ma solo in formato NTSC quindi non adatto ai lettori europei) o gaurdarlo in streming ad un costo minore tramite Amazon, iTunes ed il sito VHX (al momento dall'Italia non è ancora possibile farlo). Il trailer invece è disponibile anche coi sottotitoli italiani e lo trovate QUI. Il sito del film invece è questo.

    Non avendo ancora visto il film posso parlarvi solo del libro, ma i contenuti saranno i medesimi.
    Il libro parla delle innumerevoli conseguenze sulla vita delle persone di tutto il mondo e sull'ecosistema (quindi sulla vita di ogni essere vivente in generale) del cambiamento climatico causato dall'enorme utilizzo negli ultimi due secoli di combustibili fossili per praticare le numerose attività della civiltà umana: dalla produzione industriale al commercio, dal trasporto all'erogazione di servizi ecc. Tale cambiamento, ancora in atto, è molto più rapido di qualunque altro mutamento climatico noto alla scienza del clima in tutta la storia del pianeta ed è iniziato a seguito delle rivoluzioni industriali in cui abbiamo imparato ad utilizzare carbone e petrolio, in seguito siamo poi riusciti a sfurttare anche il gas naturale e la comunità scientifica è concorde nell'affermare che siano queste le cause di un cambiamento climatico di così rapidità inedita (si verifica infatti nell'arco di pochi secoli anziché lungo interi millenni).
    Il testo ci spiega come avendo consumato e continuando a consumare grandi quantità di combustibili fossili siano già state rilasciate e si continui tuttora a rilasciare in atmosfera grandissime quantità di sostanze contenenti carbonio, un elemento che se liberato abbondantemente in aria modifica drasticamnte e rapidamente il clima rendendolo più ostile alla vita sul pianeta. L'autrice citando numerose fonti (tutte elencate nelle numerosissime note in fondo al libro per chi volesse verificare quanto riportato) ci avverte anche che grazie alla scienza tali problemi sono noti già da decenni ai vertici dei governi dei paesi del primo mondo e delle aziende che hanno fornito energia alla civiltà umana con i combustibili fossili, ma questi hanno creato una corrente di pensiero detta negazionismo climatico che si è diffusa nella cultura occidentale, riuscendo così a limitare lo sviluppo di fonti energetiche alternative meno inquinanti e dannose, così ora paghiamo un grande ritardo nello sviluppo tecnologico delle fonti di energia rinnovabile. Ma il ragionamento si spinge oltre: ci porta a rifletere sulle numerose correnti di pensiero, nate molto tempo fa e durate a lungo, che infine hanno portato alla situazione attuale: estrattivismo, colonialismo, liberismo e capitalismo.
    La pubblicazione mette in evidenza anche i numerosi danni ambientali causati dalle attività di estrazione di idrocarburi ed analizza il sistema economico attuale basato sull'utilizzo di queste sostanze, che mantiene in condizioni di inferiorità economica diverse popolazioni e ha spinto gli abitanti dei paesi più ricchi a sprecare un'enorme quantità di risorse trascurando le gravi conseguenze di ciò sulle persone e l'ambiente. Invece un nuovo modello economico basato sulle differenti fonti di energia rinnovabile permetterebbero una ridistribuzione della ricchezza assicurando meno disparità e più sicurezza. Ma non un qualunque nuovo modello basato sulle rinnovbili, bensì uno particolare che indcluda la partecipazione dei privati cittadini all'approvvigionamento energetico grazie alla generazione distribuita e la partecipazione di enti locali (con cui i cittadini possano controllare il proprio territorio in base alle proprie esigenze, diverse da regione a regione anche nello stesso Stato) alle società di gesitone delle infrastrutture energetiche.
    Oltre ad informarci di tutto ciò il libro racconta la lotta che le comunità locali più povere e maggiormente colpite dalle conseguenze dello stile di vita dei cittadini del primo mondo conducono contro le aziende dei paesi più ricchi che insistono nel condurre pratiche inquinanti anche in futuro anziché sforzrsi al massimo per utilizzare sempre più le alternative meno inquinanti e dannose disponibili già da tempo e soprattutto svilupparle affinché diventino sufficienti a soddisfare tutte le nostre richieste energetiche.

    Alle creazione del film ispirato al libro hanno partecipato numerose persone, oltre al regista e la scrittrice: sono infatti molti i produttori esecutivi tra cui vi è anche il creatore della sitcom animata I Griffin e del film commedia Ted, Seth Macfarlane. Sono stati girati oltre cento giorni di filmati durante quattro anni viaggiando in tutti i cinque continenti abitati dall'uomo e concentrandosi su diversi leader di gruppi di abitanti locali di paesi poveri che lottano contro aziende estere che con il loro potere economico influenzano la politica dei paesi meno ricchi e più corrotti per fare affari più lauti possibile danneggiando l'ambiente e mettendo a rischio le persone più povere. Tutto questo mentre offrono un servizio essenziale come l'approvvigionamento energetico principalmente al primo mondo, risultando così essenziali per i paesi più ricchi e potendo esercitare un ricatto che gli permette di mantenere la propria posizione.

    Edited by Hariri - 7/4/2016, 18:11
     
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